- chi rappresenta l’umano nella caverna?
- Che importanza hanno le ombre per lui?
- La caverna è un luogo sicuro o è una prigione?
- Perché gli umani dentro la caverna non possono vedere il mondo e perché il mondo non si mostra?
- Infine, a distanza di 2.400 anni, hanno imparato gli uomini nella caverna a fidarsi dell’altro, a dare retta all’uomo che ha visto il mondo?
I capitolo – L’umanità: San Sperate 9-10-11-12 settembre
Interventi artistici nello spazio pubblico
Seguendo il mito, l’uomo è colui che, dentro la grotta, ha una percezione della realtà distorta e parziale, rifiuta di guardare alla verità quando gli viene raccontata da un suo pari. L’uomo è allo stesso tempo colui che vede e non vede la realtà ma c’è un gruppo dominante, quello ovvero che non vuole neanche provare a lasciare la propria visione (comoda e) distorta della realtà.Durante la prima tappa del Critico Festival a partire dal 9 settembre due artisti, il sardo Alessio Zucca e lo spagnolo Maz, realizzeranno due nuovi murales a tema “umanità” a San Sperate; sarà possibile per chiunque osservare gli artisti nella fase di realizzazione dell’opera e interagire con loro: la volontà è quella di creare attorno all’intervento un continuo confronto, partendo dal mito di Platone e concentrandosi sul concetto di umanità e sulle criticità che caratterizzano il nostro stare in società. L’intervento artistico sarà gestito e curata da NoArte PaeseMuseo, associazione nata per gestire e implementare il progetto di arte pubblica di San Sperate; per il 12 settembre è prevista la presentazione al pubblico delle nuove opere: a partire dalle 18:30 presso piazza Croce Santa sarà condotta una visita guidata dagli esperti dell’associazione, alla quale seguirà un concerto del cantautore Giacomo Zucca in collaborazione con il baloccaio Federico Coni.
II capitolo – Luce/ombra: La Fulmine (Cabras) 15-16-17-18 settembre
Laboratorio di stampa artigianale di manifesti con tecnica letterpress
Non esiste nient’altro nella caverna, solo uno sfondo in pietra e sagome monocromatiche bidimensionali che si muovono ed interagiscono tra loro. Nell’ambiente protetto e isolato, come dei bambini davanti ad un televisore che guardano i cartoni animati, gli uomini assistono alla loro verità da spettatori, non hanno mai avuto la possibilità di interagirci quindi abbandonano, qualora ci fosse mai stata, la volontà di capire di più. Inevitabilmente gli uomini saranno convinti di essere ombra oppure spettatori coscienti di un mondo intoccabile. L’ombra è una comoda illusione.La seconda tappa del Critico Festival prevede un laboratorio di stampa artigianale di manifesti con tecnica letterpress, che si svolgerà in 4 giornate in sessioni di 2 ore la mattina – dalle 10 alle 12 – e 2 ore il pomeriggio – dalle 15 alle 17. L’attività, organizzata insieme all’associazione La Fulmine con gli artisti Ericailcane e Bastardilla, sarà suddivisa in tre momenti:
- creazione di una matrice (lastra incisa per la stampa) in gomma, linoleum o legno con la tecnica della xilo/linoleumgrafia. Tramite vari spunti ed esempi saranno suggerite tecniche e metodologie per creare delle immagini adatte alla stampa, con una breve introduzione alla tecnica calcografica e tipografica di base;
- composizione e preparazione della stampa: assemblando cliché e caratteri mobili dall’archivio verrà composta la grafica che, nell’ultimo passaggio, sarà impressa su carta;
- stampa finale con “tirabozze” (macchina da stampa a pressione artigianale). In questa parte finale si vedrà trasferito su carta tutto il lavoro precedentemente svolto. I posti disponibili sono cinque, per prenotare contattaci al numero 376 026 3708.
III capitolo – La caverna: ex Convento dei frati minori (Genoni) 20-21-22-23 settembre
Laboratorio di design artistico ambientale
La caverna, il mondo – apparente – delle cose, è un luogo stratificato e comodo su cui ora è necessario agire e lavorare per creare cambiamento.Partendo da questo presupposto la terza tappa del Critico Festival prevede un laboratorio i quali partecipanti sono chiamati a creare oggetti di design amovibili e sensibili alle specificità dell’area dell’ex Convento, sia dal punto di vista cromatico che materico e formale. Il tutto, attraverso un’attività collettiva condotta dall’artista Paola Corrias presso l’ex Convento dei frati minori a Genoni. L’output finale sarà un intervento installativo di design diffuso, volto alla creazione di un’ambientazione scenografica che ospiterà il dibattito finale della tappa. “CavernaLab” intende offrire l’opportunità di vivere un’esperienza fuori dal comune, ovvero quella dell’artista in residenza: condivisione degli spazi, confronto con la comunità residente, partecipazione integrale al processo creativo, condivisione nella fase realizzativa, dialogo e relazione attenta con lo spazio di intervento. Il partecipante al laboratorio – che prevede il coinvolgimento della comunità residente – vivrà in prima persona un esempio pratico di processo creativo e dovrà relazionarsi con commercianti o cittadini al fine di reperire materiali utili alla realizzazione dell’installazione collettiva. Le modalità saranno decise in sede di illustrazione del programma: l’artista mostrerà ai partecipanti degli esempi simbolici da cui, eventualmente, prendere spunto. I posti disponibili anche in questo caso sono cinque e la partecipazione è possibile previa iscrizione (al numero 376 026 3708) e con libera offerta.
Dibattito “Caverna”, dalle 18:30 presso l’ex Convento dei frati minori (Genoni)
La caverna può avere un duplice significato: luogo di costrizione inconsapevole, luogo comfort; la caverna è paesaggio che si conosce così com’è, così come si mostra al buio. Le persone nella caverna non solo non conoscono il mondo all’esterno di essa, ma non conoscono neanche il luogo in cui vivono perché buio.Il dibattito vuole focalizzarsi sul momento contemporaneo e su quanto le narrazioni dominanti abbiano il potere di determinare le vite e il pensiero della società. Lo faremo moderati dall’artista Daniele Gregorini e partendo dalle singole definizioni di caverna, cercando di comprendere se e in quale dimensione ci riconosciamo, se sentiamo la nostra quotidianità e i nostri spazi come luogo in cui siamo destinati a vivere o se esistono esistenze riflesse, dipendenti da entità predisposte a illuminare l’interno della caverna; il tutto, con:
- Alessandra Chiricosta – filosofa, storica delle religioni specializzata in culture del Sudest asiatico continentale dell’Asia Orientale, ha compiuto studi e ricerche sul campo in queste aree; ha insegnato presso la Hanoi University, Vietnam, l’Università di Roma ‘La Sapienza’, l’Università ‘Urbaniana’ e l’Università ‘Roma Tre’, dove ha conseguito il Dottorato Europeo congiunto con la SOAS di Londra
- Benedetta Pintus – giornalista, attivista nell’ambito del femminismo intersezionale e del transfemminismo e divulgatrice specializzata in linguaggio non discriminatorio e contrasto alla violenza verbale, fondatrice di Pasionaria.it e co-autrice del saggio “Siamo marea”
- Cristian Perra – (in sostituzione di Federica Pau) ricercatore indipendente e laureando in Scienze storiche e filosofiche, è militante e attivista politico nel campo delle lotte contro l’occupazione militare della Sardegna. È membro del collettivo di ricerca Filosofia de Logu, incentrato sull’applicazione al contesto sardo delle teorie e delle pratiche decoloniali.
- Stefano Carta – psicoterapeuta, psicologo analista, docente di Psicologia Dinamica all’Università di Cagliari, Presidente dell’Associazione Italiana di Psicologia Analitica (AIPA) e membro dell’International Association of Analytical Psychology (IAAP).
- Paola Corrias – artista e architetta, si dedica alla fotografia digitale e alla sua post produzione. Attualmente la sua ricerca si focalizza sul dialogo tra le persone, l’immagine e lo spazio. Non solo la fotografia, ma anche le architetture fuori scala e i materiali poveri fanno parte della sua dialettica.
IV capitolo – Il mondo: Lanusei 25-26-27-28-30 settembre
Murale collettivo partecipato
Nel mito il mondo è vicinissimo agli uomini della caverna, ma loro non possono vederlo e non possono nemmeno concepirne l’esistenza.L’ultimo appuntamento del Critico Festival sarà occasione per realizzare un’opera di pittura muraria nell’entrata delle strutture dell’associazione Ogliastra InForma, ente che opera in Ogliastra con e per persone con disabilità intellettive. L’opera sarà il risultato di un processo partecipato in cui i beneficiari dei progetti dell’associazione saranno autori prima dei disegni preparatori, poi del murale collettivo. Il tema che verrà affrontato sarà la rappresentazione del mondo, inteso come tutto ciò che il singolo riterrà non essere se stesso. La residenza d’artista sarà condotta dall’artista Daniele Gregorini e da un assistente i quali, attraverso metodologie surrealiste, accompagneranno al concepimento e alla realizzazione dell’opera. L’obiettivo è la realizzazione del murale da parte dei fruitori dello spazio, il che comporterà un aumento del grado d’affezione al luogo, nonché un iconico avvicinamento al mondo.
Dibattito “Mondo”, dalle 18:30 presso Ogliastra Informa, negli stabili dell’ex Enaip (Lanusei)
Per coloro che conoscono solo l’ombra delle cose, acquisire conoscenza “reale” non è contemplato.Al concludersi dell’attività laboratoriale il 30 settembre dalle ore 18:30 ci sarà un dibattito a tema “Mondo”. Oltre la presentazione dell’opera da parte dei membri dell’associazione Ogliastra Informa e degli artisti, durante il momento finale ci sarà un confronto – moderato dalla giornalista Giusy Ferreli – che ruoterà attorno al concetto di mondo: che cosa significa viverlo, che cosa è il mondo e come cambia a seconda degli occhi di chi guarda, chi lo abita in serenità e chi lo vive invece come luogo di lotta, critica, messa in discussione del reale. Ospiti saranno:
- Rita Concu – fondatrice e presidente dell’associazione Ogliastra Informa
- Maria Sofia Pisu – erede dell’artista Maria Lai
- Loredana Rosa – grecista, docente, presidente dell’associazione Voltalacarta, attivista per le pari opportunità e per i diritti umani
- Gerardo Ferrara – artista e giornalista
- Stefano Gregorini – presidente dell’organizzazione Urban Center
(l’intero festival sarà fruibile anche attraverso i social dove – soprattutto attraverso il profilo Instagram @home_network_ – con dirette, foto e video cercheremo di raccontare i momenti più importanti invitando anche il pubblico virtuale a interagire con le opere o durante i momenti di dibattito; inoltre, mentre la partecipazione ai lab è possibile – previa prenotazione – con offerta libera, prendere parte al festival, osservare da vicino le azioni degli artisti e interagire con l’opera in ogni sua fase, sarà possibile sempre e gratuitamente)